Heart rate recovery (HRR)

Heart rate recovery (HRR) è un ottimo indice per monitorare cambiamenti nella forma degli atleti e per gestire il giusto carico di allenamento (training load).

Però solo pochissimi atleti (ciclisti, triathleti e runner), pur avendo “strumentazione al top” (cardiofrequenzimetri  di alta gamma) utilizzano il monitoraggio di questo parametro durante i loro allenamenti.

Cos’è HRR?

Heart rate recovery (HRR) è la differenza tra la  FC massima ottenuta durante un sforzo massimale e la  frequenza cardiaca dopo 1 minuto dal termine dello sforzo.

N.B. La Fc dopo un minuto deve essere rilevata con il soggetto seduto  ed immobile.

 Ipotizzando che la FC raggiunta al termine di uno sforzo massimale possa  essere pari a 170 BPM e dopo un minuto, successivo al picco massimo essa dovesse essere uguale  a 140 BPM,  HRR risulterebbe  pari a 30 (170-140).

Quindi? Cosa significa e come valutiamo un valore di HRR uguale a 30?

Date uno sguardo attento alla tabella sotto e troverete la risposta.

Tabella Possibili scenari dopo la valutazione di HRR
Possibili scenari dopo la valutazione di HRR

Possiamo affermare senza ombra di dubbio che un ampio range di variazione possa essere un dato positivo.

Però lo strumento (HRR) impone analisi più attente se affiancato alla potenza e alla scala di BORG (valutazione del parametro RPE).

HRR ha il potenziale per essere un utile strumento per monitorare la fatica e la prescrizione di training per tutti gli atleti.

La tabella sopra, proviene dallo studio di Lambert et al, Heart rate recovery as a guide to monitor fatigue and predict changes in performance parameters.

Oltre al documento di Lambert  sarà utile  anche la lettura di Heart-Rate Recovery Immediately after Exercise as a Predictor of Mortality .

In questo studio viene dimostrato che  un valore anormale per il recupero della frequenza cardiaca, definito come una riduzione di 12 battiti al minuto o inferiore rispetto alla frequenza cardiaca al picco dell’esercizio (HRR definito come la diminuzione della frequenza cardiaca dal picco dell’esercizio a un minuto dopo l’interruzione dell’esercizio) è un dato predittivo di morte.