La notizia dello studio reso pubblico il 15 febbraio 2019 e pubblicato sulla rivista JAMA and the Specialty Journals of the American Medical Association è rimbalzata su tutte le testate scientifiche, sportive e mediche.
Autore dello studio Justin Yang e il titolo originale Association Between Push-up Exercise Capacity and Future Cardiovascular Events Among Active Adult Men

Lo studio risponde alla domanda:
esiste una misurazione oggettiva che i medici possono utilizzare per valutare l’associazione tra rischio di fitness e malattia cardiovascolare?
La risposta è Si!
Questo studio longitudinale di coorte su 1104 uomini adulti operativamente attivi ha rilevato un’associazione negativa significativa tra la capacità di spinta al basale e il rischio di malattia cardiovascolare in 10 anni di follow-up.
I partecipanti in grado di completare più di 40 piegamenti sulle braccia (push-up) sono stati associati a una significativa riduzione del rischio di eventi cardiovascolari rispetto a quelli che hanno completato meno di 10 push-up.
In questo studio longitudinale di 10 anni, i partecipanti in grado di completare più di 40 push-up sono stati associati a una significativa riduzione del rischio di eventi CVD(Cardiovascular disease ovvero malattia cardiovascolare) rispetto a quelli che hanno completato meno di 10 push-up.
In definitiva la capacità di effettuare push-up è una misura gratuita, rapida e semplice che può essere uno strumento di valutazione clinica utile e obiettiva per valutare la capacità funzionale e il rischio di malattie cardiovascolari.
È molto interessante dare uno sguardo alla tabella riepilogativa dei partecipanti allo studio
Lo studio originale Association Between Push-up Exercise Capacity and Future Cardiovascular Events Among Active Adult Men