Allenamento. La capacità per un atleta nel sapere gestire le intensità

Le nuove scoperte sullo “stress fisico” nello sport riecheggiano uno studio del 2001 di Carl Foster, un fisiologo degli esercizi dell’Università del Wisconsin-La Crosse, che è tra i pionieri dell’uso della percezione soggettiva dello sforzo (rating of perceived exertion  – RPE) per guidare l’allenamento.

Il problema, dice FOSTER, è che gli atleti hanno la sensazione sbagliata che le giornate facili sono troppo facili – e di conseguenza, nei giorni difficili, sono semplicemente troppo stanchi per spingere abbastanza per ottenere i maggiori guadagni dal proprio allenamento.

Per Seiler, (lo scienziato che ha studiato e studia l’allenamento polarizzato– che oltre a ricoprire un incarico accademico è un consulente di ricerca per  la Federazione Olimpica Norvegese), la capacità di saper gestire le giornate facili facili lo chiama  – “disciplina dell’intensità”,  è uno dei tratti che contraddistingue gli atleti di successo da quelli  che non hanno successo .

Se un atleta prova “martellare” ad ogni allenamento, non sarà mai abbastanza fresco per spingere vicino o sopra i suoi limiti; se passeggia ad ogni allenamento, non si starà  allenando abbastanza per massimizzare la sua forma fisica.